Moschea Ahmadiyya 

Raffaela Rondini

In una stradina borghese di villette e tranquillità si erge la bianca moschea Ahmadiyya, costruita nel 1924 in stile indiano mogol da architetti tedeschi su commissione dell’associazione religiosa Ahmadiyya Anjuman con sede in Pakistan con l’intento missionario di espandere l’islamismo. Nei ruggenti Anni Venti vivevano a Berlino già 1400 musulmani provenienti da 40 paesi diversi. E’ questa la più antica moschea della Germania. Bianca e splendente è sormontata da una serie di torri sottili e da una cupola metallica con in cima la mezzaluna dell’Islam. Anche le altre piccole cupole ed i davanzali delle finestre sono argentati. Sono colori così insoliti per Berlino.

Negli ultimi giorni di guerra l’algido tempio islamico venne usato come postazione per mitragliare i soldati russi e fu in buona parte distrutto. Venne subito restaurato dai militari inglesi e dal 1993 è monumento nazionale. Ora alcune crepe sono tornate ad affliggerlo e lasciano intravedere  il muro grigio sottostante. Il giardino è mezzo curato e mezzo selvaggio. Ci sono rose di tutti i colori che bene si armonizzano con la nobile e leggiadra struttura.

Entriamo attraverso una delicata parete filigranata color bianco ed oro e scopriamo che il soffitto e la parte alta delle pareti sono color ocra, mentre più in basso queste sono dipinte di rosso mattone, con inserti color verde malva e celeste carta da zucchero. A terra stanno tappeti giustapposti ovunque e di tutti i colori dal verde prato, al marrone, al rosa, al rosso, al grigio, all’arancio, all’azzurro.

Sui quattro lati di questo tempio a pianta centrale si aprono quattro grandi volte a forma di arabeschi bordati di bianco che contrastano con i colori intensi delle pareti. L’intera sala dà una grande sensazione di grazia e di gentilezza, che si scontra con quello strano odore umido di sacrestia di campagna. Sui tavoli sono appoggiati i testi sacri con le loro cornici dorate. Il pulpito guarda naturalmente alla Mecca. La moschea vuole essere aperta a tutti ed alle 13 di ogni venerdì è possibile partecipare alle preghiere. Il poeta lo troviamo fuori a parlare con le rose.

 

6 anni fa