Ostbahnhof

Raffaela Rondini

Ostbahnhof è forse oggi la stazione dei treni più normale, nel senso che non è nuova, ma non è neanche poi così vecchia, è un po’ grande e vuota, ma c’è sempre gente che vi circola, non è luminosissima, ma neanche buia, ha un discreto traffico di treni senza essere oberata, è pulita e dignitosa senza essere assolutamente la più bella del mondo. Ci sono bar, ristoranti e fast food non proprio profumatissimi. Questo suo essere un tantino démodée, queste sue prime zampe di gallina, questa pancetta, in realtà  le donano. E’ una stazione che non è più sotto i riflettori della storia, ma che di storie ne avrebbe da raccontare.

Innanzitutto è stata chiamata in tutti i modi possibili ed immaginabili. Nel 1841 venne costruita con il nome di Frankfurter Bahnhof, ma nel 1844 si chiamava già Niederschlesisch-Märkischer Bahnhof, nel 1881 tornò ad essere Frankfurter Bahnhof fino al 1951, quando prese l’attuale nome di Ostbahnhof. Per il 750° anno della fondazione di Berlino le si conferì il nome solenne di Hauptbahnhof e qui si celebrarono cerimonie di arrivi e partenze ufficiali e poi finalmente riprese nel 1998 il nome di Ostbahnhof. Per il momento la chiameremo semplicemente Ostbahnhof.

6 anni fa